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La Costituzione italiana: perché cambiarla?
9 Dicembre 2015 @ 20:00 - 23:00
Relatore: Prof. Silvio Troilo, docente di Diritto costituzionale e Diritto regionale presso l’Università di Bergamo (Dipartimento di Giurisprudenza)
Abstract della presentazione
La Costituzione dà forma alla “unità politica” di una comunità sovrana, cioè determina i valori e le modalità in base a cui i membri di quella comunità vivono insieme e gli scopi che vogliono perseguire. Essa consente di essere cittadini attivi, che esercitano i propri diritti e rispettano i doveri verso la società. Nello stesso tempo, la Costituzione sottopone a regole anche i detentori del potere e cerca di disciplinare in modo efficiente il funzionamento degli apparati pubblici.
La revisione della Costituzione italiana, in corso di approvazione, merita attenzione, potendo incidere in vario modo sulla vita di noi cittadini: infatti, la futura Carta potrebbe prevedere un quadro di riferimento più semplice ma anche uno meno certo, così che per noi diventi più difficile sapere come comportarci; potrebbe continuare ad essere considerata la “tavola dei valori” condivisi da tutti, ma potrebbe anche esserlo meno di oggi; potrebbe garantire in modo più efficace i nostri diritti, ma potrebbe anche farlo in modo meno valido.
Curriculum Vitae del Dott. Troilo
Nato a Bergamo nel 1960, Silvio Troilo ha conseguito la laurea in giurisprudenza – con la votazione di 110/110 e lode – presso l’Università di Pavia, divenendo poi procuratore legale e quindi avvocato.
Dopo essere stato ricercatore universitario presso l’Università di Verona, è oggi professore associato presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Bergamo, dove tiene i corsi di “Diritto costituzionale” e di “Diritto regionale” e dove è responsabile dei rapporti del Dipartimento con le università ed istituzioni straniere.
Ha inoltre ricoperto, in passato, la carica di Giudice Conciliatore nel Comune di Ponteranica e quella di Difensore Civico nei Comuni di Almè e Villa d’Almè.
E’ autore di svariati saggi, in forma sia di articolo che di monografia, su tematiche attinenti alla forma di governo nazionale e regionale, alle riforme istituzionali ed amministrative, ai modelli di amministrazione locale, alla tutela dei diritti fondamentali.
Nel corso degli anni è stato invitato a tenere molte conferenze pubbliche su argomenti relativi al diritto costituzionale ed all’azione dei pubblici poteri ed a svolgere attività di docenza nell’ambito di vari master, corsi di perfezionamento e corsi di formazione.
Tra il 1997 e il 2001 è stato, inoltre, chiamato a svolgere attività di ricerca e consulenza presso la Corte costituzionale, a Roma, in qualità di assistente del giudice costituzionale Fernando Santosuosso, contribuendo all’analisi delle leggi sottoposte al vaglio della Corte.