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Italiani di Frontiera: dal West al Web
13 Gennaio 2016 @ 20:00 - 23:00
Italiani di Frontiera è un “viaggio Dal West al Web”, dall’Italia a Silicon Valley e ritorno, esperimento di giornalismo creativo e indipendente. Con storytelling multimediali di forte impatto emotivo, IdF combina racconto e nuove tecnologie per indagare con un pizzico d’ironia sui segreti di talento e spirito d’impresa degli italiani, nella speranza di contribuire a quella Rivoluzione Culturale indispensabile per ridare fiducia e slancio non solo all’economia ma alla stessa società italiana.
Il percorso “dall’Italia alla California e ritorno” sulle orme di italiani capaci di tentare nuove imprese, ieri nel West, oggi sulla nuova frontiera dell’innovazione, è nato da sei mesi trascorsi negli Usa ed è poi proseguito incontrando e diventando un punto di riferimento per i tanti che “Italiani di Frontiera” lo sono tutti i giorni, in patria.
Partendo dall’incontro con scienziati, imprenditori e ricercatori italiani di Silicon Valley, il progetto, oggi sostenuto dall’agenzia internazionale Reuters e sviluppato in partnership con gli esperti di Social & Innovation di Sharazad, svela attraverso storie e interviste il particolare talento degli italiani nel campo dell’innovazione e aiuta a capire le radici culturali che fanno di quella zona della California il terreno fertile ideale per esaltare queste doti. Una narrazione che contemporaneamente individua cattive abitudini e modi di pensare obsoleti di cui liberarsi, che in Italia penalizzano il merito e frenano chi sa immaginare il futuro.
Trovate tutte le informazioni su Italiani di Frontiera qui.
Chi è Roberto Bonzio? Lo abbiamo chiesto a lui:
“Sono un giornalista curioso. Che per dedicarsi a tempo pieno a Italiani di Frontiera, nel 2011 ha lasciato il posto fisso, all’agenzia internazionale Reuters a Milano, dove per dieci anni mi sono occupato in particolare di cronaca, cultura, innovazione ed hi tech. Alcuni miei pezzi sono finiti anche su The Guardian, The Independent, The New York Times, The Washington Post. Ma ho iniziato al Gazzettino di Venezia, come mio padre Gibo, grande cronista a Mestre, mia città natale, che gli ha intitolato una piazzetta.
Sono arrivato a Milano, al Giorno, nel 1986 e in passato ho collaborato a diverse riviste tra cui D di Repubblica, Gente Viaggi, Gioia e Tuttoturismo. Ho una laurea (tardiva) in Lettere Moderne, conseguita all’Università Ca’ Foscari, con una tesi di Storia del Cinema di cui sono molto orgoglioso: “Una rivoluzione senza parole. L’umorismo eversivo di Harpo Marx”.
Ho anche tenuto per alcuni mesi per la rivista Forbes un blog in inglese sulla loro piattaforma, sui temi dell’innovazione, Out Of The Box (Fuori dagli schemi).”